7 domande a: Matteo Cammilli
Matteo ha partecipato a: Corso Avanzato di Reportage & Street photography, Corso Avanzato di Ritratto & Fashion photography, Corso Avanzato di Still Life photography, Corso Avanzato di Photoshop
Come nasce la tua passione per la fotografia?
Sicuramente l’interesse per le arti grafiche quali il disegno, l’illustrazione, il fumetto etc. e la passione per le nuove tecnologie hanno contribuito in maniera importante nel preparare un terreno fertile per l’arrivo della fotografia digitale. Infrangere la barriera delle 24/36 pose, la possibilità di avere un controllo pressoché completo sulla foto sono alcuni degli aspetti che mi hanno spinto verso la fotografia che avevo in passato solo sfiorato in versione analogica. Le prime soddisfazioni ottenute scattando con una compatta, la letture di pubblicazioni del settore e la sterminata quantità di documentazione reperibile su Internet hanno definitivamente consacrato questo interesse in una vera e propria passione.
Quanta importanza ricopre la post-produzione nelle tue fotografie?
Nonostante spesso si tenda a legarla al concetto di manipolazione, di falso, di alterato, per me la post-produzione gioca un ruolo importante perché mi permette di colmare alcuni limiti fisici della macchina fotografica riproducendo la realtà paradossalmente con maggior fedeltà o meglio, per come io la percepisco.
Che attrezzature utilizzi per le tue fotografie macro?
Ho una Nikon D80 ed inizialmente ho sfruttato un obiettivo 50 mm Pentax invertito. Successivamente ho deciso di passare ad un’ottica dedicata: un Nikkor 105 mm. Utilizzo spesso anche un flash Nikon SB-900 perchè la ridotta profondità di campo mi costringe a lavorare con diaframmi molto chiusi. L’uso del cavalletto lo riservo solo per soggetti statici.
Qual è il genere fotografico che più ti conquista (ritratto, reportage, macrofotografia, paesaggio, etc)?Ammetto di non avere ancora molto chiaro quale sia il mio genere preferito: ho cominciato con i paesaggi, poi ho attraversato lo stadio del ritratto, successivamente la fissa per il macro e gli animali. Ultimamente ho un’attrazione speciale per il reportage, anche se continuo a sperimentare…
Per un fotografo è più importante la testa o il cuore?
Direi sicuramente il cuore: foto studiate accuratamente e tecnicamente perfette, molte volte non trasmettono emozioni.
C’è un grande fotografo a cui ti ispiri?
Visto che non mi applico su di un genere specifico non ho un fotografo che uso come modello. Comunque nel genere reportage trovo spettacolari le foto di Sebastião Salgado e Gianni Berengo Gardin
Cosa consiglieresti a chi si approccia all’arte fotografica?
Consiglierei di prendere una macchina fotografica qualsiasi, di portarsela sempre dietro e di scattare tanto. Fare tante prove, sperimentare, cominciare a guardare il mondo che ci circonda con occhi ‘nuovi’: non serve una località amena per fare belle foto. E se le foto non sono come vorremmo non buttiamoci subito alla ricerca di un nuovo obiettivo incolpando la propria attrezzatura della propria incapacità di ‘vedere’.